Dedicato a… Giovanni Falcone

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23 maggio 2019 - Giovanni Falcone
#PalermochiamaItalia


freccia AGGIORNAMENTO – “La Legalità è una priorità” – 27 anni fa la strage di Capaci – link allo speciale televisivo di “Monitor” Lazio TV (23-5-2019)



icona pdf Locandina LegAmbiente – #PalermochiamaItalia – 23 maggio 2019



icona pdf Comunicato n. 140 LegAmbiente – #PalermochiamaItalia – 23 maggio 2019



freccia AGGIORNAMENTO del 16 maggio 2019 – i Webdoc di Rai Cultura dedicati al ricordo delle due più famose stragi della storia italiana




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MIUR - Per non dimenticare - 23 maggio 2018 - Giovanni Falcone
#PalermochiamaItalia


23 maggio 1992Giovanni Falcone, direttore degli affari penali del ministero di Grazia e Giustizia, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani vengono uccisi presso Capaci, sull’autostrada Palermo-Punta Raisi, in un agguato mafioso. Unico sopravvissuto, Giuseppe Costanza.


attentato di Capaci


freccia link al comunicato del MIUR – Il 23 maggio 70.000 studentesse e studenti insieme contro le mafie (all’interno anche vari link con spunti di riflessione)


icona pdfGli otto “angeli” di Capaci e di via D’Amelio, chi sono gli uomini e le donne delle scorte di Falcone e Borsellino (scheda .pdf, predisposta dal MIUR)


??? «Gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.» (Giovanni Falcone)


23 maggio 1992, TG edizione straordinaria per la strage di Capaci


freccia Lo Speciale di «La Storia siamo noi», intitolato «Giovanni Falcone – Un giudice italiano»


??? «Sono morti tutti per noi, per gli ingiusti, abbiamo un grande debito verso di loro e dobbiamo pagarlo, continuando la loro opera, dimostrando a noi stessi e al mondo che Falcone è vivo, credendo in quei valori in cui crediamo, in cui DOBBIAMO CREDERE!» (Paolo Borsellino al funerale di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro)

stele che ricorda, a Capaci, il tragico attentato


freccia Link allo Speciale de “La Storia siamo noi” : “GIOVANNI FALCONE – Anomalia palermitana”


freccia Link al video “Dedicato a Giovanni Falcone“, realizzato da una giovane blogger, Federica Vergaro (VIDEO)


icona pdfBreve scheda inerente il libro di Luigi Garlando, Per questo mi chiamo Giovanni (scheda a cura di prof. Vittoria Nicolò)


Il film IO RICORDO (per la Fondazione “Progetto Legalità” in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia) è stato riconosciuto progetto speciale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Liberamente tratto dal libro di Luigi Garlando Per questo mi chiamo Giovanni, edito da Fabbri Rcs e da “La memoria ritrovata. Storie delle vittime di mafia raccontate dalle scuole”, Palumbo Editori, il film è stato prodotto in modo indipendente e sostenuto economicamente anche da cittadini che condividono il lavoro della Fondazione. Le musiche originali sono di Francesco Buzzurro.
Sono più di 30 i familiari delle vittime di Cosa nostra che mettono a nudo la dignità del proprio dolore e raccontano chi erano le persone che la mafia ha ucciso. Nomi spesso sconosciuti ai più o dimenticati da molti.
Ne parlano in un linguaggio semplice e commovente i genitori, fratelli e sorelle, gli orfani.
Un racconto che nasce dal dolore e che si fa memoria, testimonianza, impegno civile. Perché le loro idee camminino sulle gambe di altri, come nella scena finale. Perché ricordare sia un’arma contro il potere mafioso che vince solo laddove regna il silenzio.
È questo ciò che avviene in IO RICORDO, un film a cui il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto dedicare una targa per riconoscerne il valore, dove la parola diventa ricordo, coscienza, impegno, partecipazione lungo la narrazione di un giorno particolare, il 23 maggio del 2002, decimo anniversario della morte di Giovanni Falcone in cui un padre, Gianfranco Jannuzzo, spiega al bambino (Piero La Cara) che quel giorno compie 10 anni, cos’è la mafia, chi era Giovanni Falcone, perché lui ne porta il nome e perché ci sono persone, in Sicilia, che oggi vogliono responsabilmente assumersi l’eredità morale di Paolo, Giovanni, Boris, Cesare, Gaetano, Rocco, Beppe, Ninni, Carlo Alberto, Piersanti, Libero, Rosario,…
Così recita il promo della Fondazione: “Chi non ricorda non sa. Chi sa ha il dovere di agire: la neutralità, l’indifferenza, rendono complici: chi accetta le piccole illegalità avalla quelle più grandi. La legalità è la normalità, il semplice rispetto di norme che devono tutelare i diritti e i doveri di tutti.
Perché la Storia siamo noi a farla, ogni giorno, con i nostri comportamenti.
IO RICORDO è causa ed effetto dell’Officina della memoria.”
Gianfranco Jannuzzo, nato ad Agrigento, trasferitosi successivamente a Roma, durante gli studi universitari si diploma presso il laboratorio di Esercitazioni Sceniche diretto da Gigi Proietti nel 1982 e da quel momento non sta fermo un anno. Partecipa a decine di spettacoli con grandi nomi del teatro italiano (lo stesso Proietti, Scaparro, Garinei, Quartullo, Vaime) e si cimenta in ruoli diversificati, in un’ampia gamma che va dal cosiddetto teatro “impegnato” a commedie brillanti, con grande successo di pubblico. Considerato pupillo ed erede del grande Gino Bramieri si divide tra Milano e Roma. Ha all’attivo anche esperienze cinematografiche e, per quanto riguarda Io ricordo, ha accettato subito, senza esitazioni e senza compenso, di prendere parte al film-documentario perché “lo considera un onore”.

freccia Link al trailer del film “Io ricordo” (VIDEO)


freccia Link alla pagina dedicata dalla Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia a Io ricordo – il film e il libro” (i vari link permettono un percorso semplice ma approfondito sul tema trattato)


freccia Link alla prima parte del video “Le loro idee camminano sulle nostre gambe”, realizzato nell’a.s. 2008/2009 dagli alunni della classe 5^ C della Scuola Primaria Istituto Comprensivo di Parabita -Lecce (VIDEO)

freccia Link alla seconda parte del video “Le loro idee camminano sulle nostre gambe”, realizzato nell’a.s. 2008/2009 dagli alunni della classe 5^ C della Scuola Primaria Istituto Comprensivo di Parabita -Lecce (VIDEO)


icona pdf“In memoria” (la dispensa “In memoria”, a cura del rappresentante degli studenti e di due docenti dell’IPIA “Enrico Mattei” di Latina, diffusa nell’a.s. 2008/2009 in occasione della celebrazione del 23 maggio, contiene stralci dell’ultima intervista televisiva di Paolo Borsellino, una cronologia su mafie e antimafia fino al 2008, una sitografia essenziale)


foto Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

In uno dei video sopra postati si ascolta la voce dell’amico fraterno di Giovanni Falcone, il giudice Paolo Borsellino, nel discorso pronunciato il 20 giugno 1992 a Palermo, per ricordare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Di seguito la trascrizione.
«Sono morti per noi e abbiamo un grosso debito verso di loro; questo debito dobbiamo pagarlo gioiosamente continuando la loro opera, rifiutando di trarre dal sistema mafioso anche i benefici che possiamo trarne, anche gli aiuti, le raccomandazioni, i posti di lavoro, facendo il nostro dovere; la lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e quindi della complicità; ricordo la felicità di Falcone quando in un breve periodo di entusiasmo egli mi disse “La gente fa il tifo per noi”; e con ciò non intendeva riferirsi soltanto al conforto che l’appoggio morale della popolazione dà al lavoro del giudice, significava qualcosa di più, significava soprattutto che il nostro lavoro stava anche smuovendo le coscienze.»


foto Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Antonino Caponnetto

Antonino Caponnetto, magistrato italiano, realizzò un gruppo di magistrati con il compito di occuparsi a tempo pieno solo della lotta alla mafia, il cosiddetto Pool antimafia, che vide la partecipazione anche di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il giudice Caponnetto concluse la sua carriera nel 1990 e dovette assistere alla morte prima di Falcone e poco dopo di Borsellino, assassinati dalla mafia (straziante il suo commento alle telecamere subito dopo la Strage di via d’Amelio: «È finito tutto!»). Da allora, finché poté, si dedicò ad un’intensa opera di testimonianza contro l’illegalità. Riporto, di seguito, uno dei suoi più bei discorsi, rivolto agli studenti di una scuola media superiore di Tolmezzo, nel 1995.

icona pdfDiscorso del giudice Antonino Caponnetto (“Cari giovani, voi date un senso a questa mia meravigliosa vecchiaia” – Antonino Caponnetto, Tolmezzo, 17 maggio 1995)


freccia Link esterno alla galleria di foto (da “la Repubblica” – Palermo – maggio 2010) “In migliaia davanti all’albero Falcone”: nelle foto i partecipanti alla celebrazione, e, tra gli altri, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, Maria Falcone (sorella del giudice), e Gianfranco Jannuzzo (interprete del film-documentario “Io ricordo“)

freccia Link esterno al sito della Fondazione “Progetto Legalità” – onlus (in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia). E’ la Fondazione che ha promosso la docu-fiction “Io ricordo

icona pdfScarica (dal sito della Fondazione “Progetto Legalità”) la brochure-dispensa di commento al film-documentario “Io ricordo
Sul sito della Fondazione “Progetto Legalità” sono presenti, inoltre, numerose schede di riflessione e interessanti e accurati percorsi tematici da poter svolgere nelle scuole.


freccia Link al brano di Carmen Consoli Mulini a vento dedicato a Giovanni Falcone (VIDEO)
“La mia rivoluzione è pioggia / sul bagnato, un castello di sabbia / e non lascerà / né infamia, né lode…/ La mia rivoluzione sembra già / lotta contro mulini a vento, / e non porterà / medaglie al valore…”


freccia Il cartoon Giovanni e Paolo e il mistero dei Pupi è ispirato alla vita dei due magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

foto cartoon Giovanni e Paolo

icona pdfGiovanni e Paolo e il mistero dei Pupi (file .pdf, link esterno a questo portale)

freccia Link al trailer del cartoon “Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi
“La storia – ha spiegato la sceneggiatrice Alessandra Viola – è frutto di una lunga elaborazione, le famiglie di Falcone e Borsellino sono state coinvolte nella fase preliminare, ma hanno anche letto il soggetto”.


freccia Link esterno al sito della “Fondazione Giovanni e Francesca Falcone
Di particolare interesse l'”Area Scuole“, con percorsi formativi, archivio, bibliografia. Pregevole anche il Materiale didattico, con numerosi materiali per l’approfondimento delle tematiche.


Ulteriori spunti in freccia Falcone e Borsellino, 25 anni dopo
Nella pagina numerosi spunti per organizzare lavori e riflessioni su Giovanni Falcone, in occasione del 25^ anniversario della strage di Capaci.

Giovanni Falcone sorride

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Percorsi di Educazione alla Legalità 2017-2018